Report di Restauro – Veduta di Napoli
Scuola di Posillipo del XIX secolo
Veduta di Napoli
Olio su tela, cm 51 x 76,5
L’opera, di artista ignoto, rientra perfettamente nei canoni stilistici e cromatici della Scuola di Posillipo che, fra membri fondatori e tardi prosecutori, ha animato la pittura dell’Italia meridionale per tutto il corso dell’Ottocento.
Ad una prima analisi sullo stato dell’opera essa presentava innanzitutto un evidente squarcio nella porzione centrale della tela, dovuta con ogni probabilità allo scontro con uno spigolo o un oggetto (o parte di esso) appuntito. Si segnalavano inoltre nella superficie dell’opera piccole ma numerose cadute di materiale pittorico e talvolta della sottostante preparazione. Infine, come prevedibile considerata la datazione dell’opera e lo stato del suo supporto, era ben visibile su gran parte della superficie pittorica una diffusa craquelure. Il telaio inoltre mostrava segni di una trascorsa infestazione di tarli.


Particolare dello squarcio presente nella porzione centrale della tela

Particolare dell’angolo superiore sinistro con craquelure diffusa

Particolare dell’angolo inferiore destro con perdita di materia pittorica e preparazione sottostante dovuta a sfregamento dei bordi della tela contro telaio e cornice
Il primo e più necessario intervento che si è deciso di operare è stata dunque una rifoderatura dell’intera tela, consolidando innanzitutto la superficie pittorica attraverso una velinatura con carta di riso e colla di coniglio.

Solo ad avvenuto consolidamento si è dunque proceduto alla rifoderatura in senso stretto con tela pattina e colla di farina e di pesce. In generale si sono sempre adoperati materiali del tutto naturali in armonia con le pratiche diffuse al tempo della realizzazione dell’opera nonché nel pieno rispetto dei principii di compatibilità e reversibilità richiesti in ogni intervento di restauro.

Recto del dipinto ad avvenuta foderatura, con velinatura non ancora rimossa

Completata la foderatura, la carta di riso è stata rimossa tramite mezzo fisico (bisturi), quindi la superficie pittorica del dipinto è stata debitamente oggetto di pulitura tramite solvente (anacrosina).

Particolare del dipinto durante la fase di rimozione della velinatura


Particolare dello squarcio centrale al termine degli interventi di foderatura e pulitura
I punti in cui si registravano perdite di preparazione e materia pittorica (compreso il significativo danno presente nella parte centrale della tela) sono stati dunque stuccati ed infine reintegrati pittoricamente secondo metodo mimetico.

Non si segnalano infine significativi interventi di restauro sulla antica cornice a guantiera ad oro fino, che è stata semplicemente accomodata per proteggere al meglio il dipinto.
Napoli, 29 Aprile 2022